Il Tempo....

>> 26 marzo, 2011





C' era una volta un isola nella quale vivevano tutte le emozioni,come la Felicità,la Conoscenza,e tutte le altre,compresa l Amore.Un giorno venne annunciato alle emozioni che l isola sarebbe affondata,così tutti gli abitanti sistemarono le loro inbarcazioni e si prepararono a lasciare l isola.Amore voleva aspettare fino all ultimo momento,quando l isola stava per affondare ,Amore decise di chiedere aiuto.Ricchezza stava passando vicino ad Amore in una grandissima barca.Amore disse:Ricchezza,puoi portarmi con te?.Ricchezza rispose " non posso ,c è tanto oro e argento nella mia barca,non c è posto per te, " Amore decise di chiedere aiuto a Vanità,che stava anche lei passando con un bellissimo vascello.Vanità,perfavore aiutami. " non posso aiutarti,Amore,sei tutta bagnata e potresti rovinarmi la barca." rispose Vanità.Tristezza si stava avvicinando e così Amore le chiese aiuto,Tristezza,fammi venire con te, "Oh,.... Amore,sono così triste che ho bisogno di stare da solo!Anche Allegria passò di lì,ma era talmente contenta che non sentì quando Amore la chiamò.Inprovvisamente ci fù una voce: " avanti,Amore,ti porterò io! Era un anziano ,Amore si senti così grato e gioioso che si dimenticò perfino di chiedere al vecchio il suo nome.Quando arrivarono sulla terraferma,il vecchio se ne andò per la sua strada.Amore si rese conto di quanto era in debito con il vecchio e chiese alla Coscenza,un altra anziana, " chi mi ha aiutato? " E' stato il Tempo,rispose conoscenza. Tempo? chiese Amore. " ma perchè il Tempo mi ha aiutato?Conoscenza sorrise con grande saggezza e disse. " Perchè solo il Tempo è capace di comprendere quanto è grande l Amore.......
Allora l Amore ricchiude tutto non servono Ricchezze,perchè la Ricchezza porta Vanità,dalla Vanità alla Tristezza,invece il Tempo e la Coscenza ti può far conoscere l Amore.



Glitter Graphics

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Te dibujo mi Ulises, viajero incansable del tiempo...

>> 02 marzo, 2011




Grafico en las horas absurdas, en aquellas en las que las falanges danzan irreverentes sobre el papel y pienso ¿donde estarás mi Ulises? ¿En qué mares peligrosos navegarás ? Y mientas pienso, continuo mirando el horizonte, atenta, esperando esa nao que te traerá hacia mi... Poco a poco el lienzo se va llenando de groseras líneas, de garabatos que van formando alguna leve idea de aquello que un dibujo puede ser. Acaricio imaginariamente ese rostro que me sé de memoria, pincelo sus ojos de océano con el gris del grafito, perfilo sus labios, y jugueteo un rato corrigiendo los rasgos de su nariz , ésa que desearía roer una y otra vez... Una sonrisa maliciosa se desvive de entre mis labios, imperceptible y dos lágrimas se suicidan en un suspiro arremolinado... Y vuelvo a cerrar los ojos, y continuo dibujando y así el tiempo continúa bordando los hilos del telar de mi vida...
Noctámbulas notas acarician almibaradas ansias, que silentes, desenvainan sobre el papel los rasgos de un viajero que vendrá del viejo mundo, y entonces me pregunto :
¿ por dónde tu voz hará castillos en el aire?
¿ por dónde tu cuerpo palpitará como nube?
¿ por dónde tus labios hechos de lirios de invierno clamarán mi nombre?
¿ por dónde tus ojos olvidados por la noche soñarán con los míos?
Así , distraídos los sentidos bajo el murmullo de la luna, una Regina vuela ebria de amor,
el vuelo de los soñadores y se siente libre y dichosa, y plena y la tempestad del huracán
bajo el humo de un cigarro se eleva y se pierde en el grito mudo surgido desde el fondo de mi garganta, haciendo nido en un amor infinito de noches de insomnio y añoranzas...
A ti Hispano... que me haces soñar y amarte cada día más...

Tuya por amor y por destino...

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